
Con provvedimento pubblicato in GU n.34 del 28-04-2020 il MIUR ha indetto un concorso straordinario (scadenza di presentazione delle domande 03/07/2020) per l’accesso al ruolo con contratto a tempo indeterminato per l’immissione in ruolo nel prossimo anno scolastico di ben 24.000 docenti. Pertanto, l a partecipazione a tale procedura selettiva straordinaria è fondamentale per ottenere l’immissione nel ruolo dei docenti già a partire dal 1 settembre 2020.
Tuttavia, l’amministrazione nell’emanare tale bando ha inteso escludere le seguenti categorie di partecipanti: (i) i candidati in possesso del titolo di laurea unitamente ai 24 cfu, anche senza servizio; (ii) i candidati insegnanti con 3 anni di servizio scolastico di cui almeno 180 giorni per ciascun anno scolastico, maturati anche parzialmente presso istituti scolastici paritari; (iii) i candidati insegnanti con 3 anni di servizio scolastico di cui almeno 180 giorni per ciascun anno scolastico, maturati anche parzialmente presso i centri di formazione professionale che assolvono all’obbligo scolastico; (iv) i candidati insegnanti abilitati in Romania che abbiano ricevuto dal ministero dell’istruzione il rigetto rispetto alla domanda di riconoscimento del titolo rumeno.
L’illegittimità del bando in riferimento alle predette categorie di candidati deve essere oggetto di un ricorso da proporsi innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale competente in materia.
Con riferimento ai candidati possessori del titolo di laurea + 24 cfu tali elementi conducono a ritenere che debba essere consentito l’accesso al concorso straordinario, in quanto secondo numerosi Tribunali del Lavoro tali elementi consentono l’accesso alla seconda fascia delle graduatorie di circolo e di istituto.
In merito alla scuola paritaria ed ai centri di formazione professionali, è alquanto rilevante che sulla base dei precedenti orientamenti giurisprudenziali, andrebbe dichiarata l’illegittimità del bando di concorso e del decreto scuola nella parte in cui escludono i candidati insegnati che hanno svolto il servizio presso i predetti istituti.
Medesima argomentazione è riportata anche per i candidati insegnanti abilitati in Romania che abbiano ricevuto dal ministero dell’istruzione il rigetto, in quanto recenti pronunce hanno sovvertito l’orientamento di diniego dell’amministrazione pubblica.
Pertanto, la proposizione di apposito ricorso giurisdizionale è ancillare e necessario all’accertamento del diritto dei ricorrenti alla partecipazione al concorso straordinario per l’immissione in ruolo.
Il nostro studio è disponibile per una consulenza specifica qualora il ricorrente decidesse di agire individualmente, sia qualora decidesse di aderire ad uno dei proponendi ricorsi collettivi.